L’ Acqua Fitness o più comunemente chiamato Fitness Acquatico, raggruppa le attività motorie in acqua, con il corpo in posizione verticale e il mantenimento dell’equilibrio durante l’esecuzione dei movimenti per il controllo della posizione del baricentro. Le differenti posizioni del corpo, durante il movimento, provocano uno spostamento delle masse corporee e quindi del baricentro. L’equilibrio varia a seconda dell’altezza dell’acqua e a volte, il disequilibrio è voluto proprio dall’istruttore per aumentare l’intensità, ricercare stimoli differenti e mantenere la postura corretta anche in situazioni complesse.
È necessario attivare la muscolatura degli arti superiori e del tronco per contrastare la massa d’acqua e la pressione che esercita sul corpo durante i movimenti e gli spostamenti dinamici. La colonna vertebrale necessita di un corretto allineamento definito “posizione neutrale”, caratterizzato dal mantenimento delle naturali curve fisiologiche durante l’esecuzione dei movimenti del corpo. Se si osserva il corpo dall’alto, il capo deve essere allineato alla colonna, le spalle parallele e decontratte devono essere allineate alle anche e il bacino in posizione neutra. In base all’altezza dell’acqua e alla posizione del corpo bisogna ricercare un equilibrio acquatico, caratterizzato dall’assenza degli appoggi fissi. Bisogna tener conto inoltre che durante gli esercizi è possibile anche non aver nessun contatto con il pavimento.
Gli esercizi verranno presentati con una graduale difficoltà di coordinazione e intensità e non si deve trascurare che in acqua, anche le persone più abili hanno bisogno di adattarsi al nuovo ambiente data la difficoltà nel mantenimento dell’equilibrio e di coordinazione in generale. Data la mancanza di uno specchio, che porta a guardarsi e ad auto correggersi, ci vorrà un po’ più di tempo per interiorizzare un movimento e acquisire la cosiddetta “coscienza corporea acquatica”.
Nelle lezioni di Acquagym si propongono esercizi per tutti i distretti corporei utili ad incrementare il tono muscolare, la resistenza e la forza muscolare (Acqua Circuit), la mobilità articolare, la capacità aerobica e con l’Acqua Interval anche la capacità anaerobica. Gli esercizi andranno presentati con graduale difficoltà di coordinazione e intensità. L’utilizzo degli attrezzi incrementa le tipologie di allenamento e possono essere facilmente praticabili da tutti. Si suddividono in attrezzi galleggianti (manubri, tubi e cavigliere) e di resistenza, considerando che i primi tendono a galleggiare in superficie, ogni movimento degli altri arti eseguito verso la superficie dell’acqua risulta essere un movimento assistito, che determina una contrazione muscolare di tipo eccentrico. Viceversa, nell’eseguire qualsiasi movimento degli arti verso il fondo della vasca, verrà generato un movimento contro resistenza che determinerà una contrazione muscolare di tipo eccentrico. La densità del materiale e il volume dell’attrezzo incideranno ulteriormente sul tipo di carico sui vari distretti muscolari.
Negli attrezzi di resistenza, la resistenza di forma è una delle forze più significative dell’ambiente acquatico. La velocità con la quale l’attrezzo è usato, è il fattore che entra in relazione con l’attrito. Nelle sedute dove l’allenamento sarà praticato principalmente a corpo libero, gli esercizi utili per l’incremento dell’attività aerobica saranno caratterizzati dai movimenti dinamici che creano continuità di movimento, impegnando ogni parte del corpo come la corsa, i calci, le remate, le pedalate, le sforbiciate e i saltelli.
Durante l’immersione in posizione eretta, la pressione che l’acqua esercita sugli arti inferiori insieme all’assenza di gravità, provocherà una diversa distribuzione del sangue nel sistema circolatorio. Avremo un aumento della gittata sistolica, essa aumenta in modo progressivo a seconda di quanta parte del corpo è immersa in acqua: del 10% se l’acqua arriva ai fianchi, del 30% sino al torace e del 50% sino al collo. I volumi dei polmoni diminuiscono per accumulo di sangue venoso all’interno del torace. La pressione idrostatica esercitata dall’acqua contrasta con l’espansione del torace e determina un maggiore impegno dei muscoli respiratori e viene stimolata la diuresi.
Durante l’esercizio in acqua, rispetto ad un esercizio a secco di pari impegno metabolico, la frequenza cardiaca è minore di circa 10-15 battiti al minuto. Al contrario invece, la frequenza ventilatoria aumenta per far fronte alle richieste metaboliche dell’esercizio. L’apparato osteoarticolare è meno sollecitato, infatti la ridotta azione della forza di gravità durante l’esercizio in acqua si accompagna ad una rilevante riduzione del carico gravante su ossa e articolazioni. Tutto ciò si traduce in minor rischio di infortuni, traumi e microtraumi dell’apparato osteoarticolare.
Le risposte metaboliche risultano differenti, infatti tra un esercizio svolto in acqua e uno a secco svolto a pari intensità, è stato stata osservata una minore scissione del glicogeno muscolare che potrebbe suggerire un maggior utilizzo dei grassi come carburante per il lavoro muscolare.
Tra i numerosi benefici riscontrati nella pratica del fitness acquatico abbiamo sicuramente il dimagrimento, la ricerca generale del miglioramento del tono muscolare e metabolico, si contrastano gli inestetismi della cellulite e si migliorano alcune capacità condizionali come forza, resistenza muscolare e cardiovascolare. Si ricerca inoltre il divertimento e il rilassamento, dato il notevole coinvolgimento della musica che influenza la sfera emotiva e gli aspetti sociali degli allievi.